Ottica e optometria sono da sempre legate e formano un unico ambito ma sono distinte, per funzioni, normativa e anche formazione.

Optometria può essere studiata in varie sedi e in vari modi. In Italia, la tradizionale formazione in optometria è riservata a chi è già abilitato alla professione di Ottico ed è iniziata nel 1969 (Vinci e Milano). Attualmente vi sono varie scuole con programma formazione post-secondaria non universitario di 1 o 2 anni o raramente 3 (dopo l'abilitazione in ottica e l'esame di Stato/ex Maturità. Ad esempio:

Purtroppo dopo il naufragio  di precedenti tentativi in Italia di uniformare i programmi (progetto OptoDocet degli anni '80-90), attualmente i vari percorsi formativi, pur affini, differiscono.

Il riferimento per i contenuti di optometria in UE è il Syllabus dell'ECOO e EAOO ed è qui. L’associazione ECOO ha curato anche un sillabo per la formazione in ottica. 

Nonostante vi siano vari istituti statali con indirizzo Ottico e per la normativa sia un'ipotesi plausibile, non risultano mai attivati percorsi ITS o IFTS (Formazione Tecnica Superiore) in Optometria o altro, con percorsi 1-2 anni post-secondaria, riservati a diplomati del settore specifico ottico. Si veda al sito del Ministero MIUR (qui) per approfondimenti su questo tipo di formazione poco conosciuta (personalmente proposi questa tipologia a parte della categoria degli ottici che cercava di una formazione avanzata,  a fine degli anni '90, perché mi pareva mantenesse la coerenza culturale del settore ma non incontrò interesse e i vari sforzi successivi si concentrarono sul corso universitario, vedi di seguito).

Si può studiare Ottica e Optometria all’Università italiana. Tale corso nasce nella Facoltà di Scienze nel 2001. Ora è una laurea triennale classe L30 (ex L25) di Scienze e Tecnologie Fisiche. Ad es.:

  • Università degli Studi di Padova - ora nel Dipartimento di Fisica e Astronomia INFO
  • Varie altre Università in Italia: Milano, Roma, Firenze, Lecce-Salento, Torino, Napoli, e di recente Palermo con un corso L30 ma del tipo professionalizzante (differente dalle altre, pur della stessa classe) e Perugia (2021). 
  • I contenuti del programma universitario sono considerati (attraverso un’ordinanza del 2016) sufficienti per candidarsi a sostenere l'esame di abilitazione per Ottico presso gli Istituti Statali di Ottica. Nel 2021 una nuova ordinanza ha modificato i requisiti per i laureati. In genere, non si considerino i percorsi e i ruoli professionali di ottico e laureato in ottica e optometria equivalenti (per optometrista sono necessarie alcune precisazioni, vedi qui). 

La laurea in Ottica e Optometria è di ambito scienze e tecnologie fisiche in Italia. Per sua natura, optometria dovrebbe inserirsi in un contesto interdisciplinare, approssimativamente: ottica-fisica, fisiologia-biologia, psicologia della percezione/neuroscienze, con elementi di medicina, perché tali sono i contenuti che tratta. Al momento non ci sono corsi di laurea italiani di questo tipo interdisciplinare.

Non esiste attualmente un percorso formativo specifico per Ottica generale (non oftalmica); sono stati attivi precedentemente un corso di laurea triennale in Ottica Tecnica (UniFI) e, più recentemente, un Master in Scienze e Tecnologie della Visione (primo livello, UniPD, interdisciplinare Fisica, Psicologia, Ingegneria dell'informazione; ora in stand-by). 

Optometria ha formazione stabile e strutturata in gran parte della UE. Corsi di laurea in Spagna, Germania, Olanda, Danimarca, Norvegia e da lungo tempo in Irlanda e nel Regno Unito (che ha la figura professionale a più ampia operatività che prevede autonomia, responsabilità sanitarie, uso di farmaci diagnostici, purtroppo ora fuori dalla UE). Spesso è inquadrata nelle Scuole di Life and Health Sciences, la quasi totalità delle scuole è esterna all'ambito di Medicina. 

Dal 2015 al 2018 è stato attivo un corso di laurea triennale inglese anche in Italia (ha laureato tre cicli di studenti e interrotto l’attività in congiunzione con la Brexit):


Studiare Ottica (oftalmica, "per gli occhi")

Per chi sta in Friuli VG ed è interessato a studiare ottica: IISStatale di ottica di Cividale del Friuli e IISStatale di ottica di Pordenone.

Alcuni video informativi: IISS Cividale, IPS Torino.

Oltre ai più noti Istituti Statali (come Roma e Pieve di Cadore) che iniziano l'attività tra 1950 e 1960, vari altri hanno attiviato l'indirizzo Ottico e ora sono circa 50, (qui i riferimenti aggiornati) nelle città di:

  • Afragola (Na), Ancona, Andria (BT), Ascoli Piceno, Avellino, Bari, Brescia, Carbonia (CA), Castrovillari (CS), Catania, Cividale (UD), Crotone, Cuneo, Erice (TP), Foggia-Stornara, Genova, Lecce, Marigliano (NA), Matelica (MC),  Milano, Modica (RG), Napoli, Ortona (CH), Palermo, Pesaro, Pescara, Pieve di Cadore (BL), Pisa, Potenza, Reggio Calabria, Reggio Emilia, Rimini, Roma (2), Savona, Salerno, Torino (2), Varese, Vercelli, Vibo Valentia.
  • L'ambito Socio-Sanitario ha inquadrato la figura di Ottico. Nel 2017 (riforma "Buona scuola”) l’inquadramento dell’ottico è indipendente e specifico. L'indirizzo può essere attivo in diversi Istituti statali: IISS (Istituto Istruzione Superiore Statale), Ist. Professionale o Tecnico. Si può cercare nel sito del MIUR a questo link  (facendo attenzione: sono classificati spesso come "ottico" ma anche ottica/ottici e non in modo esaustivo né chiaro).

Esistono altre scuole sia Paritarie/Legalmente riconosciute con programma di 5 anni dopo la scuola media inferiore (identico a quelle statali) o con programma di 2 anni post-scuola secondaria (dopo l'esame di Stato/ex Maturità). Un tipo di programma triennale, pure previsto dalle norme, non pare mai attuato.

Sintesi di legislazione riguardo le professioni di ottico e di optometrista, utile per l'esame di abilitazione di ottico (a cura di Anto Rossetti)


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